I menischi sono strutture cartilagine situate tra condili femorali e piatto tibiali con la funzione di distribuire il carico in maniera uniforme in tutte le fasi di movimento del ginocchio. Le lesioni meniscali possono essere degenerative o traumatiche. Si distinguono inoltre lesioni stabili o instabili, lesioni longitudinali, orizzontali, radiali, a becco di pappagallo, a flapl, a manico di secchio. Esiste inoltre una forma patologica di menisco definita discoide in cui il menisco ha la forma anomala di un disco. La forma più comune è la laterale. In base alla forma si distinguono due tipi principali di menisco discoide: completo o incompleto. Esiste poi un terzo tipo chiamato di Wrisberg quando il legamento che unisce il menisco alla tibia è assente. Spesso può essere asintomatica ed essere scoperto solo come reperto accidentale in un esame RMN. Nella maggior parte dei casi, invece può diventare sintomatico tra gli 8 e i 16 anni . I principali sintomi possono essere sensazione di scatto o rumore al ginocchio, dolore, limitazione della flessione o nei casi di lesione limitazione dell’estensione completa, gonfiore o rigidità. Un menisco discoide inoltre si lesione più facilmente di un menisco normale con sintomi simili a quelli di una lesione di un menisco normale.
I principali test clinici per la diagnosi di una lesione meniscale sono:
Test di Appley
Test di McMurray
Grinding Test
Palpazione della rima articolare
Posto il sospetto clinico si richiede l’esecuzione di un esame radiografico e di una risonanza magnetica ad alto campo. La radiografia consente di avere un quadro d’insieme sulle condizioni dell’articolazione e dell’arto in carico, di studiare l’asse, le condizioni delle emirime articolari, la posizione le dimensioni e l’asse della rotula e di indagare altre eventuali cause di dolore. La risonanza magnetica consente invece di valutare direttamente i menischi, la loro struttura ed eventuali lesioni.
Il trattamento delle lesioni meniscali oggi è realizzabile in artroscopia e prevede la meniscecomia ( generalmente selettiva) o meglio ancora ove possibile la meniscopessi o sutura meniscale. Nei casi più gravi ed in pazienti relativamente giovani, almeno biologicamente si può effettuare un trapianto meniscale o l’utilizzo di moderne tecniche di NUsurfaceR, sostituto meniscale sintetico totale.